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Una via per conoscersi

Siamo abituati a collegare l’uso dei Tarocchi con la cartomanzia, ma limitandone l’applicazione a questo aspetto perdiamo gran parte del loro valore. Essi sono immagini archetipiche, capaci di comunicare direttamente con l’inconscio che, privo delle barriere della mente razionale, è così in grado di spaziare fornendo informazioni altrimenti non codificabili.

Esiste un metodo chiamato Tarocchi e Archetipi che utilizza queste immagini posizionandole all’interno di un grafico rappresentativo di noi. Una specie di mappa del tesoro per accedere  a informazioni che, pur se presenti in ciascuno allo stato latente, chiedono di venir portate alla luce per una completa e consapevole manifestazione sul piano Umano.

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Il percorso iniziatico tracciato dal Tarocco viene così declinato attraverso la specificità di ciascuno, nella costruzione di un Mandala personale originato dai dati anagrafici. Lavorando sugli archetipi che più ci competono ne attiviamo le frequenze, ci mettiamo in grado di uscire dagli schemi ripetitivi come abitudini e dettami genealogici, ci rendiamo dunque artefici consapevoli del nostro vissuto.

Nell’osservazione e nella conoscenza del nostro tema natale, la forza e la debolezza si sposano e la loro imperfetta unione fa da specchio alla perfezione dell’Essere.

Offro qui  un approccio al metodo, tratto dal libro A.Atti,  S.Secchi, Tarocchi  e Archetipi - La voce della Stella, vol.I, ed. Hermatena, Bologna, 2013. 

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Per iniziare ad esplorare il quadro tarologico da cui emergono i tratti della personalità, consideriamo un personaggio famoso: Marilyn Monroe, nata Norma Jeane Mortenson il 1 giugno 1926.

Nel giorno di nascita si identifica la Parte 1, corrispondente all’elemento Fuoco, per come si materializza e rappresenta nella persona.

Il Fuoco è il motore che ci muove attraverso le passioni e i bisogni, la vitalità, l’espressione creativa esteriore collegata all’ Ego, l’entusiasmo di esistere. L’Ego si esprime con forza evidente nella personalità, quindi Parte 1 indica anche come gli altri ci percepiscono, è il nostro biglietto da visita (non la carta d'identità…).

Questa energia ci rifornisce del fuoco necessario alla vita, se non la riconosciamo  e manifestiamo al suo livello migliore, l’intero tema ne risulta indebolito o inespresso.

Rappresenta dunque il marchio spirituale che ci contraddistingue e, come per il primo chakra, se non è attiva manca la voglia di vivere e la fiamma vitale si affievolisce. Da qui l’importanza di conoscere questa parte di Sé, poiché l’ignoranza dei suoi aspetti può portarci ad esprimerne livelli a noi incomprensibili, vissuti come pesanti etichette o come gabbie di personalità.

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Essendo la rappresentazione di ciò che è stato per noi il padre, una relazione difficile con lui può lesionare l’attaccamento alla vita; nel caso di Marilyn la figura paterna è mancata dal primo momento.

L’attrice in questa Parte mostra il Bagatto, l’archetipo del bambino, non autonomo ma capace di grandi slanci e pieno di energia. L’immagine sull’ Arcano indossa un cappello che ha la forma dell'infinito e indica le infinite possibilità a sua disposizione, così come sul tavolo troviamo oggetti in relazione a tutti i semi delle carte: è la totale potenzialità ancora inespressa.

Marilyn si presentava al mondo con una grande carica di entusiasmo maliziosamente innocente ma anche con una forte fragilità, bisognosa di riconoscimento sociale. Fra le caratteristiche del suo personaggio riconosciamo un aspetto infantile che tende alla dipendenza e nello stesso tempo una creatura giocosa e accattivante che ispira tenerezza.

Diviene così una scoperta affascinante trovare i nostri tratti descritti tramite il Mandala Tarologico® individuale, nel cui dispiegarsi è possibile incontrar se stessi,  riconoscendo punti di forza e zone d’ombra, talenti e sfide.

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