Cristalloterapia è un nome nuovo per una pratica antica, che consiste nel favorire l’interazione dell’energia di un cristallo con una parte debilitata dell’organismo, allo scopo di portare equilibrio e benessere.

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La connessione alle strutture naturali che ci circondano avviene sempre in modo spontaneo, infatti spesso si ha la sensazione di trovarsi bene o male in certi luoghi, così come di trarre beneficio e quiete dalla vicinanza di alcuni oggetti, mentre la sola presenza di altri ci infastidisce.

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Tutto ciò fa parte del continuo passaggio di informazione fra esseri appartenenti alla medesima dimensione spazio-temporale. Ma è possibile, addestrando la propria coscienza, ricercare attivamente l’interazione con essenze capaci di rafforzarci, o ripulirci, o rilassarci.

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Il cristalloterapeuta di solito è dotato di particolare sensibilità nella percezione delle vibrazioni che emanano da ogni forma materiale, attitudine che va poi affinando con lo studio e l’esercizio.

Ho definito sciamanica  la pratica che mi contraddistingue perché le informazioni a cui attingo durante i trattamenti mi descrivono un mondo di trame sottili, fittamente interconnesse, dove è possibile muovere una situazione tirandone i fili energetici. Ciò rende enormemente più veloce il processo di alleggerimento di un disturbo, tenendo presente come ogni malessere origini da un progetto immateriale, che lentamente precipita dai piani intangibili a quello denso del corpo fisico.

 

La nostra medicina occidentale è assai evoluta e potente su una vastità di applicazioni, arginando con efficacia molte emergenze. Credo che, affiancandola ad un uso preciso e raffinato della cristalloterapia, si possano amplificare i risultati, avviandoci sempre più su una strada di benessere psicofisico consolidato e flessibile nei confronti delle continue sfide offerte dal vivere.

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